L’Artigianato in Abruzzo: Lavorazione della pietra nera del Gran Sasso
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La cultura e le tradizioni locali nell'artigianato in Abruzzo


La lavorazione della pietra nera del Gran Sasso è una delle tradizioni artigianali più affascinanti dell'Abruzzo, che rispecchia l'intima connessione tra la regione e il suo territorio montano. Questa pietra, caratterizzata dal suo colore scuro e dalla sua durezza, proviene dalle cave situate nelle zone circostanti il Gran Sasso, una delle montagne più emblematiche della regione. Grazie alle sue proprietà particolari, la pietra nera si presta molto bene alla scultura e alla realizzazione di oggetti decorativi, diventando il materiale prediletto per gli artigiani locali che ne apprezzano la resistenza e l'estetica unica.
Gli artigiani abruzzesi che lavorano la pietra nera del Gran Sasso seguono una tradizione antica, che si basa su tecniche tramandate nel corso dei secoli. La lavorazione di questa pietra richiede grande abilità e pazienza, poiché la sua durezza rende il processo di scultura piuttosto impegnativo. Ogni pezzo è scolpito a mano, permettendo all'artigiano di esprimere la propria creatività e di creare sculture e oggetti decorativi unici. Le forme possono variare da raffigurazioni religiose a motivi più moderni e astratti, tutti caratterizzati dalla bellezza naturale della pietra nera.
L'utilizzo della pietra nera del Gran Sasso in oggetti decorativi è una pratica che affonda le radici nella storia e nella cultura della regione. Tra i lavori più comuni vi sono piccole sculture, bassorilievi e oggetti come vasi, piatti e statue, che adornano chiese, case e piazze. Questi oggetti non sono solo prodotti artistici, ma anche testimonianze di un legame profondo tra l'uomo e la montagna. La pietra, lavorata con rispetto e dedizione, diventa così non solo un materiale, ma un simbolo di identità e tradizione abruzzese.
Oggi, la lavorazione della pietra nera del Gran Sasso continua a essere un'importante espressione dell'artigianato abruzzese, apprezzata non solo a livello locale, ma anche dai visitatori e collezionisti internazionali. La sua durevolezza e il suo aspetto elegante la rendono ideale per realizzare pezzi che durano nel tempo, mantenendo intatta la bellezza e l'autenticità della tradizione. Così, la pietra nera non solo contribuisce a preservare l'arte della scultura abruzzese, ma racconta anche la storia di una regione che si nutre di arte, natura e passione.

Uno degli elementi più intriganti tra quelli che rendono affascinanti i borghi della montagna abruzzese sono senza dubbio le botteghe artigiane che si incontrano passeggiando tra le viuzze e i vicoli.
A seconda delle attività produttive che vi si tengono, le botteghe artigiane sono ora linde ed ordinate, ora polverose e confusionarie, ma sempre vissute, specchio della personalità e della creatività di chi vi lavora.
L’artigianato abruzzese è figlio di maestrie secolari che si sono sviluppate mescolando le capacità manuali nella produzione di oggetti utili con il gusto per il decoro e per il rudimentale design, tipico di una popolazione semplice e legata alla sua terra e alla montagna. È infatti il genius loci quell’inestimabile valore aggiunto che rende il prodotto artigianale intrinsecamente diverso da quello industriale, collocando il primo nel mondo della spiritualità e il secondo in quello della pura materialità. Nelle mani degli artigiani abruzzesi prendono quindi vita la ceramica e il ferro, l’oro e i merletti, il rame e la pietra, il legno e la lana. Accantonata in molte parti d’Italia negli anni dello sviluppo industriale, la tradizione del lavoro manuale e dell’artigianato si è per fortuna conservata in questa terra, dove tradizione e futuro lavorano insieme. Che siano ceramisti, scalpellini, orafi, intagliatori, fabbri, tessitori, liutai, pellai o ramai, gli artigiani abruzzesi vivono e lavorano in ogni angolo della regione, e in particolare nei borghi di montagna. Importanti rassegne estive dedicate all’artigianato artistico abruzzese (tra le più antiche Guardiagrele e Castelli) rendono note le eccellenze di questa produzione e più facile e diffusa la loro reperibilità.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”.

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.