Le grotte in Abruzzo: Grotta Rupestre e Santuario di Sant'Angelo - Balsorano (Aq)
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L'area circostante la grotta è nota come "Fuoco Comune", un luogo dove i pellegrini accendono un grande falò per riscaldarsi e asciugarsi prima di entrare nella fredda cavità. Tra l'ingresso della grotta e quello dell'ospizio, si trova un'edicola con l'immagine della Madonna Addolorata, insieme a ruderi di un antico edificio. L'interno della grotta si sviluppa per circa 20 metri, ed è caratterizzato da un ampio gradone che attraversa la zona cultuale. I due altari principali, dedicati rispettivamente a San Michele e al Santo Spirito, si trovano al fondo della grotta e sono accessibili tramite due scalinate. Altri altari, dedicati a San Giuseppe, Sant'Antonio da Padova e alla Madonna Addolorata, si trovano nel piano inferiore e in una piccola cappella a destra dell'ingresso.
La grotta di Sant'Angelo ha una lunga storia che risale probabilmente all'epoca imperiale romana, ma le prime evidenze di un piccolo monastero benedettino nella zona risalgono all'XI secolo. La tradizione locale racconta che il luogo fu scelto da un eremita di nome Angelo, che, dopo aver avuto un conflitto con un barone locale, si rifugiò nei monti e visse una vita di penitenza. La leggenda narra che Angelo fu il salvatore del figlio del barone, che cadde in un burrone, e che il misterioso salvatore fu poi trovato in una grotta, dove visse il resto dei suoi giorni. La grotta, quindi, divenne la sua dimora eremitica e prese il suo nome.
Il monastero di Sant'Angelo fu documentato per la prima volta nel 1273, e successivamente fu menzionato in una bolla papale di Bonifacio VIII nel 1296. Con il tempo, il luogo si trasformò in una chiesa rurale, a partire dal 1578. Nel corso dei secoli, la grotta continuò a essere un importante centro di spiritualità e pellegrinaggio. Ancora oggi, ogni anno, pellegrini si recano sul sito, soprattutto nei mesi di maggio e settembre, per partecipare agli esercizi spirituali in onore di Sant'Angelo e San Michele Arcangelo, una tradizione che continua a mantenere viva la devozione dei fedeli.


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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...

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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...

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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...