Le grotte in Abruzzo: Grotta dell’Eremita a Pretoro (Ch)
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Il recupero della grotta fu purtroppo seguito da un periodo di devastazione, con il predatore delle concrezioni che danneggiò notevolmente le formazioni rocciose. Negli anni '70 si tentò di proteggere l'area, installando una rete e una porta d'ingresso, ma queste misure di tutela non sono più in uso. Oggi l’accesso alla grotta è reso più semplice grazie a un sentiero ben tracciato che consente di raggiungere l'ingresso senza difficoltà. La grotta prende il nome da una leggenda che narra di un eremita che vi avrebbe vissuto, ma non ci sono testimonianze storiche che confermino la sua permanenza. Un'altra leggenda racconta che, quando l'eremita lasciò il suo rifugio, lanciò il suo bastone verso i Merletti di Villa Celiera, e nel punto in cui il bastone toccò terra, nacque un giglio che continua a fiorire ogni anno nello stesso posto.
L'ingresso della Grotta dell'Eremita è imponente e accoglie il visitatore con un primo ambiente caratterizzato da concrezioni ormai scurite, dovute all'esposizione agli agenti atmosferici e al sole. Questi affascinanti depositi sono ricoperti da muschi e licheni, che conferiscono alla grotta un aspetto unico. Proseguendo all'interno, il secondo ambiente della grotta si distingue per concrezioni più candide e arrotondate. Stalattiti di forme diverse, alcune con fori centrali, pendono dal soffitto, mentre in alcune stalagmiti si formano piccole coppe d’acqua cristallina, specialmente durante lo scioglimento delle nevi. Alcune di queste coppe contengono pisoliti, chiamate anche perle di grotta, che attraggono piccoli animali durante i periodi più caldi.
La grotta è anche un rifugio per vari animali. Durante l'inverno, alcuni pipistrelli vi si rifugiano per il letargo, mentre in primavera ed estate è comune trovare anfibi e rettili che cercano riparo dalla calura. La fauna ipogea, tra cui la Dolichodopa Geniculata, è ben rappresentata. La grotta si sviluppa orizzontalmente ed è accessibile a piccoli gruppi e famiglie, sebbene l'ultimo tratto del sentiero richieda un po' di arrampicata su roccette, che rende l'accesso piuttosto impegnativo. Per proteggere le delicate concrezioni, è obbligatorio indossare guanti durante la visita, in modo da non ostacolare la crescita di queste formazioni. La grotta rimane isolata nei periodi invernale, primaverile e autunnale, ma è praticabile durante i mesi estivi, quando le condizioni meteorologiche sono favorevoli.


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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...

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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...

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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...